La regina Margot
Ho iniziato questo libro circa un anno fa... ed ahimè se ci ho messo tanto per terminarlo. L'ho interrotto e ripreso innumerevoli volte. Purtroppo non sono riuscita ad instaurare un rapporto d'amore immediato con questo testo come per tutti gli altri testi di Dumas, che a mio avviso è uno dei più grandi scrittori mai esistiti.
Penso che il problema sia stato sostanzialmente uno. Conoscevo già la storia. Essendo un'amante della storia, in particolar modo della storia moderna, conoscevo ogni minimo dettaglio della salita al potere di Enrico, marito di Margherita. Conoscevo la triste sorte legata all'amante di lei, e ciò ha reso anche la parte romantica meno intrigante.
Purtroppo non sono riuscita ad apprezzare questo testo. La prima metà del libro era abbastanza interessante, i vari intrighi, le varie manipolazioni ed avvelenamenti della regina madre Caterina mi hanno tenuta incollata al libro per un po'... ma poi successivamente ho iniziato a provare una certa noia per tutti i personaggi.
Mi dispiace Dumas, sul serio... perché ho dovuto saltare alcune pagine e leggere rapidamente alcuni capitoli pur di giungere alla fine e terminare questo libro, che non potevo non terminare. Un libro di Dumas non terminato è come lasciare bruciare lo zucchero più del dovuto, ottenendo come effetto un caramello bruciato. -.-
Okay è un po' tardi quindi non so più che diavolo scrivo, so solo che mi dispiace terribilmente. Avrei voluto amare questo libro ma non è andata così. Comunque nonostante tutto non posso fare a meno di dare 3.5 stelle a questo libro perché so perfettamente che l'unico motivo per cui non l'ho amato è legato a me ed alla conoscenza dei fatti.
Lo stile di Dumas come sempre è sorprendente, le vicende narrate in maniera accattivante, gli intrighi resi ancor più piccanti, le parti romanzate sempre strepitose, le lotte sempre mozzafiato. Beh che dire... stiamo parlando comunque di Alexandre Dumas. Un nome. Una garanzia. In questo testo egli riesce ad amalgamare perfettamente la finzione alla storiografia e lui è uno dei pochi nella storia della letteratura in grado di eccedere in questo.